La creatività, ricreazione individuale e fattore determinante per la crescita economica (XX settimana)

#teatropiccolo/creatività

Quando sentiamo una spinta propulsatrice in mezzo all’usuale, quando lasciamo da parte l’usuale per esaurire quell’onda dinamica, che ci ispira e motiva il senso.

Come asseriva Winnicott è la percezione creativa più di ogni altra cosa che fa sì che l’individuo abbia l’impressione che la vita valga la pena di essere vissuta, che stabilisce o ri-stabilisce il filo di continuità del dialogo con se stessi e poi con gli altri.

Il passaggio attraverso lo spazio transizionale dello strumento creativo crea inevitabilmente un ponte fra la realtà esterna ed interna di ogni individuo, un ponte di espressione libera che ripropone attraverso un processo inesauribile quello che, secondo lo stesso psichiatra e psicanalista inglese, era il passaggio fra la base sicura materna e l’esplorazione della realtà oggettiva in cui il bambino, e l’adulto che sarà, apporta gradualmente porzioni di quel calore che ha assimilato, in forme aderenti al suo modo di essere.

Forse, mi dico, è per questo che la mediazione espressiva è il canale più immediato per ricondurre l’individuo, che si trova sotto stress o in una situazione di impasse relazionale/decisionale, al contatto con la sua natura profonda.
La mediazione che offre la creatività, per ricongiungere la rappresentazione che facciamo di noi con il modo in cui siamo, passa per la percezione sensoriale, il meccanismo più diretto per consentirci di riconoscerci come corpo integrato.
E ci credo, noi siamo un corpo, non abbiamo un corpo.

“Se parlare del corpo non significa riferirsi ad un oggetto del mondo, ma a ciò che dischiude un mondo, quello che scorgo in procinto di agire, o paralizzato dallo sguardo dell’altro, o incoraggiato da un gesto, o piegato dal dolore, non è il mio corpo, ma sono io”
[Galimberti, 1993]

L’area intermedia dell’esperienza, che ci offre la creatività ed in cui il corpo può ritrovare se stesso, ha a che fare con quella capacità di combinare in modo nuovo elementi preesistenti, per dar luogo a soluzioni inedite, che Henri Poincaré teorizza come la possibilità di riutilizzo di basi e schemi presi in prestito da metodiche già apprese e consolidate, rivisitate dal valore aggiunto che apporta la specificità della nostra personale natura, ispirazione, vocazione, tensione…

Se dall’individuo ci spostiamo alla collettività ecco che l’economista e sociologo statunitense Richard Florida ci porta al concetto di “classe creativa”, rivalutando il capitale culturale, la conoscenza e l’elaborazione concettuale per connotare la società.

Secondo questo economista della Carnegie Mellon University di Pittsburgh è soprattutto la creatività a determinare la crescita economica di un paese, per la compresenza di tre principali fattori, quali la Tecnologia, il Talento e la Tolleranza, che motivano le persone allo scambio di conoscenza e all’innovazione integrata e procedurale.

programma degli eventi estivi a Monte Castello di Vibio (2014)

Riportando questi principi nel contesto territorialmente e antropologicamente più raccolto del “tessuto paesologico” italiano credo che lo straordinario talento del nostro popolo abbia ancora bisogno di dinamiche chiare e regolari all’interno delle quali consentire ai giovani ed ai meno giovani di canalizzare la propria creatività.
I paesi, soprattutto le roccaforti storiche con una forte tipicità territoriale, sono un coacervo di potenzialità e di spunti per la valorizzazione eco-sostenibile del proprio vivere, produrre e collaborare, magari unendo innovazione al made in Italy esistente.
E anche quando è soprattutto la tradizione a prevalere, come a Monte Castello di Vibio, ne esce un agosto pieno di attività aggregative e ricreative.

Senza dimenticare che il Teatro della Concordia, attrattore culturale distintivo di questo Borgo fra i più Belli d’Italia, sarà aperto tutti i giorni del mese di agosto.
Ad accogliere VOI.

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Serena Brenci Pallotta

Una laurea con lode in economia e gestione dei servizi turistici e la vocazione per la comunicazione a 360°: dal marketing territoriale e culturale alle dinamiche internazionali di corporate governance e marketing strategico, disaminate con una permanenza ed una tesi specialistica all'Università svedese di Kristianstad, fino agli approfondimenti in comunicazione digitale al Sole 24 Ore. Gestalt counselor certificata REICO e Storyteller per vocazione.

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