Co-Creare la Cultura: Storytelling del #teatropiccolo

Un progetto di Serena Brenci Pallotta – Team Teatro della Concordia

Questa avventura è iniziata nel web il 20 marzo 2014, equinozio di primavera e Giornata mondiale dello Storytelling, che coincide con la Giornata in cui si celebra, in tutto il mondo, anche la Felicità.

Poter assumere di trovare con la narrazione una ricetta per la felicità potrebbe risuonare come una pretesa: possiamo se non altro constatare che quando si crea insieme una storia condivisa si diventa, ognuno per sé ed insieme agli altri, parte di qualcosa di più grande, che ci comprende e che prima non esisteva.

La scrittrice Willa Cather la definiva così “Credo che, in fin dei conti, la felicità non sia altro che il sentirsi dissolvere in qualcosa di grande e assoluto”.

Ogni storia esiste in relazione ad ogni altra cosa che le ruota intorno ed ognuno di noi ha bisogno di trovare un senso, a quello che prova, dentro un senso comune e più esteso.

Lo Storytelling è l’arte di narrare intorno ad un argomento con un obiettivo di comunicazione, che è quello di portare gli utenti ad immedesimarsi sentendo la storia come propria.

Per un brand aziendale o per una realtà culturale, come il Teatro della Concordia, il più piccolo del mondo, fare Storytelling significa raccordare i valori del pubblico intorno ai propri valori, mediante delle parole chiave della storia.

Amo molto scrivere perché credo che le parole abbiano la responsabilità di dare forma al pensiero e definirci nelle intenzioni e nell’identità. Quindi ci rendono anche liberi.

Amo molto la realtà del #teatropiccolo, perché ero una bambina quando l’ho visto riaprire dopo 42 anni di inattività ed ho percorso con la Società del Teatro della Concordia APS questi ultimi 25 anni di progettualità e promozione, per farlo conoscere ed apprezzare anche a chi è stato raggiunto oltreoceano da immagini e video ed è venuto in visita o ha scelto di svolgerci il suo evento.

L’idea di coniugare queste due passioni in uno Storytelling digitale è stata una naturale conseguenza per la professione che svolgo nell’area della comunicazione. Ed anche un esperimento.

Intorno a 28 parole chiave ed a 22 storie inerenti il Teatro della Concordia ho allacciato le mie emozioni, e quelle degli altri collaboratori in Associazione, alle emozioni di molte altre persone che ogni settimana hanno partecipato via Twitter.

Ognuno di loro è stato un creatore attivo della Storia che leggerete nelle prossime pagine anche se non conosceva di persona il #teatropiccolo.

Lo ha immaginato figurandosi cosa potesse essere, per lui o per lei, un micio nero che ci osserva dal foyer o la memoria e il senso di appartenenza che tanto significano per un luogo d’arte di oltre due secoli di età.

E si sa: l’immaginazione è l’anticamera dell’amore.

E infatti dal 20 marzo al 28 agosto del 2014, periodo in cui si è svolta questa esperienza condivisa, i follower Twitter di @SmallestTheater sono diventati 182 in più.

Ancora di più quelli che hanno partecipato anche solo con una frase di 140 caratteri. Grazie ancora e sempre ad OGNUNO di loro. Grazie a Marco Tiberi che mi ha supportato a livello tecnico ed emotivo in questo viaggio, ricontattando insieme a me i nostri co-creatori di storie.

Grazie al Presidente della Società del Teatro della Concordia, che è anche il mio papà, e ad ogni socio che ogni giorno si adopera con le sue risorse e la sua affezione per questo bene culturale di grande prestigio.

Grazie a Daniela Brugnossi, sindaco ancora in carica proprio dal 2014, che prima di tutto è una Donna, appassionata sostenitrice del nostro paese, Monte Castello di Vibio, ed una fine conoscitrice della letteratura e del valore empatico che ogni storia narrata racchiude in sé. 

Serena Brenci Pallotta

Serena Brenci Pallotta

Serena Brenci Pallotta

Una laurea con lode in economia e gestione dei servizi turistici e la vocazione per la comunicazione a 360°: dal marketing territoriale e culturale alle dinamiche internazionali di corporate governance e marketing strategico, disaminate con una permanenza ed una tesi specialistica all'Università svedese di Kristianstad, fino agli approfondimenti in comunicazione digitale al Sole 24 Ore. Gestalt counselor certificata REICO e Storyteller per vocazione.

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