Perché un luogo diventa luogo del cuore? (X settimana)

X settimana
di Storie #teatropiccolo

Perché un luogo diventa #luogodelcuore?
Scrivici del tuo luogo del cuore usando questo hashtag
#teatropiccolo/luogodelcuore
e, se ci hai visitato e ti è rimasto sensorialmente addosso questo piccolo scrigno, condividilo coi tuoi amici sui social.

Ognuno di noi ne ha almeno uno, spesso la sua bellezza è intrinseca, per le emozioni che lì si sono aggrumate come un coacervo di nervazioni e capillari dell’anima, stratificandosi a nostra consapevole insaputa.
Così può accadere che un viottolo malridotto o un prato cittadino lo diventino perché legati a qualche frammento di vissuto fondante per ciascuno di noi.
La bellezza è negli occhi di chi guarda, o semplicemente nel cuore.
Poi ci sono quei luoghi che sono anche “belli fuori”.


Penso alle nove famiglie che nel 1808 fondarono il Teatro della Concordia, spinte dal desiderio di ritagliarsi uno spazio personale e sociale per esprimersi e ritrovarsi: quella platea, disadorna delle attuali 37 poltroncine che vennero aggiunte soltanto nel 1914, divenne luogo di carnevalate, balli e prosa, il foyer uno spazio di conversazione con caminetto, il salotto bene della bella Monte Castello di Vibio.
Proprio Monte Castello di Vibio, che era divenuto capo cantone di una vasta zona che si estendeva dal Tevere all’orvietano, in un periodo di grande fermento culturale per gli ideali giacobini che si andavano sviluppando in un clima ancora fertile da post-rivoluzione francese.

Le nove famiglie vollero farsene portatrici ideali, nominarono il Teatro “della Concordia”, ne fecero simbolo le due mani che si stringono in segno di conciliazione e stabilirono che nessuna di esse avrebbe avuto un palchetto nominativo: la decisione più equa sarebbe stata infatti scambiarsi con delle turnazioni le varie viste prospettiche da tutti i palchetti.


Nel 1823 le nove famiglie fondarono l’Accademia dei soci del Teatro della Concordia, una società costituita per la gestione del Teatro, che simbolicamente ha mantenuto la stessa denominazione “Società del Teatro della Concordia” nel 1993, quando, dopo 42 anni di chiusura, la nostra associazione non profit ha deciso di costituirsi per valorizzare e promuovere questo splendido gioiello, salvato dalla demolizione ed usura del tempo grazie ai fondi strutturali della comunità europea ed al sapiente lavoro di restauro degli architetti Mario Struzzi e Paolo Leonelli.


Da allora il cuore di questo teatro è emerso formalmente in occasione dell’annullo del francobollo filatelico ad esso dedicato, il 7/09/2002, in qualità di “bene del patrimonio storico, artistico e culturale italiano”, per cui l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi espresse un ufficiale apprezzamento per “la cura e l’impegno a custodire l’identità italiana”, ed in occasione degli eventi commemorativi del bicentenario dalla fondazione, quando le stesse Poste Italiane ci hanno omaggiato di un secondo annullo datato 7/12/2008.

Informalmente il cuore di questo teatro emerge ogni qual volta i visitatori vengono a trovarci, nei week end, durante le festività e nei mesi estivi di luglio ed agosto, in cui siamo aperti tutti i giorni, quando scelgono di emozionarsi coi nostri spettacoli o di usufruire della location per i propri eventi culturali, celebrativi, commemorativi e gestionali: matrimoni civili, team building e role-playing aziendali, affitti culturali.
Tutto quello che puoi fare in questo #luogodelcuore lo trovi qui.

Ti viene in mente altro?
Proponicelo scrivendo a eventi@teatropiccolo.it

Facciamo vivere la cultura.

La stessa Regione Umbria – nell’ambito dei progetti finanziati con risorse FESR, per il “Completamento degli attrattori di rilevante interesse finalizzato al perfezionamento delle reti e dei sistemi culturali e ambientali”, in coerenza con la candidatura “PerugiAssisi” a Capitale europea della cultura 2019” – ha approvato un intervento per migliorare la funzionalità del sistema degli accessi al Teatro della Concordia, dotando i locali di servizio di arredi e attrezzature che possano facilitare le operazioni di accoglienza visite e conferire maggiore innovazione tecnologica ed adeguamento strutturale in termini di sicurezza.

Il lavoro comporta una spesa di 50.000,00 euro, di cui 10.000,00 cofinanziati dall’Associazione Società del Teatro della Concordia grazie soprattutto alle vostre scelte del 5xmille.

Grazie di 🧡

Serena Brenci Pallotta

Serena Brenci Pallotta

Una laurea con lode in economia e gestione dei servizi turistici e la vocazione per la comunicazione a 360°: dal marketing territoriale e culturale alle dinamiche internazionali di corporate governance e marketing strategico, disaminate con una permanenza ed una tesi specialistica all'Università svedese di Kristianstad, fino agli approfondimenti in comunicazione digitale al Sole 24 Ore. Gestalt counselor certificata REICO e Storyteller per vocazione.

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