E tu come mi vedi? PermeUmbriaè… (IX settimana)

IX settimana
A partire da giovedì 20 marzo e fino al 21 agosto vi regalerò un frammento dell’identità del Teatro goldoniano più piccolo esistente.
Lasciatevi trascinare dalla vostra immaginazione e/o dall’emozione che avete provato visitandolo. Le sue storie sono le storie di tutti noi, reali o immaginarie: che cosa vi suscitano i due hashtag in elenco?
Raccontatecelo via twitter, facebook o G+ inserendo uno degli hashtag nel testo, corredatele con immagini e video, le raccoglieremo per voi in delle mini-storie e board su Storify e Pinterest! E chi fra i partecipanti più assidui ed emozionati ci coinvolgerà con la sua tweet-storia ispirata alle vicende del Teatro, settimana dopo settimana, si meriterà di riceverla trascritta ed inviata per lui/lei in una pergamena speciale di Amico del Teatro più Piccolo del Mondo.
Ne selezioneremo da una a tre al termine di questa avventura.

L’hashtag della settimana è #teatropiccolo/permeUmbriaè

La finestra di Johari è un flash che mi guizza in mente, in riferimento al “Punto Cieco”, ovvero ciò che di me non conosco ma che gli altri percepiscono, e l’unico strumento che posso utilizzare per acquisire queste informazioni è chiedere e ricevere un feedback.
Un feedback per allargare il mio campo percettivo, ricevere nutrimento empatico, sentirmi riconosciuta e fare squadra, lasciando che la comunicazione fluisca come atto di responsabilità non manipolatorio a partire dal valore aggiunto della relazione entro cui è contenuta.
Sono ad una tavola rotonda molto interessante dove le dinamiche e lo scopo della condivisione rispondono a questa esigenza di costruire insieme, a partire dal brainstorming su un punto di interesse comune: “La gente non ci arriva… Umbria irraggiungibile!”.
Si tratta della tavola rotonda facente parte di It Fits, Forum Italiano sul Turismo e la Sostenibilità alla sua seconda edizione, che Federico Fioravanti, giornalista, da oltre trenta anni dedito a diversi quotidiani locali, di cui ha assunto anche il ruolo di direttore responsabile, modera con una spiccata disposizione umana prima ancora che tecnica.
È questa tensione verso il cuore stesso delle cose che lascia emergere la volontà di confronto a partire dalla percezione.
Nel turismo la percezione, quel feedback del “Punto Cieco”, è essenziale per individuare in che direzione ci si sta muovendo e come i nostri utenti rispondono, o meglio, elemento proattivo, gli indizi che ci stanno dando per cambiare, migliorare il sistema rendendolo più fruibile.
Fruibile, apprezzabile, accessibile… cos’è l’accessibilità?
L’Umbria a livello infrastrutturale ha carenze in collegamenti e velocità, eppure… uno dei suoi punti di forza è la stessa lentezza di un viaggio in treno fra le sue colline, l’intimo raccoglimento che offre a chi sceglie un suo borgo o una sua campagna per rigenerarsi, fuori dal mondo.
Il viaggio entro i confini dell’Umbria prima ancora di gustare la meta è già parte dell’esperienza.
Cosa si potrebbe fare affinchè la permanenza entro i suoi confini si stabilizzi su una media superiore agli attuali 2.2 giorni?
Probabilmente comunicare in modo più coordinato le sue peculiarità: a livello di politiche pubbliche e a livello di singola piccola realtà (che sia struttura ricettiva extralberghiera immersa in uno dei suoi ameni scorci o attrazione artistico-culturale come lo stesso pregevole Teatro della Concordia) che si interfaccia con le altre per cooperare al servizio di chi si ferma ad apprezzare questa regione.
E magari in tal modo, a partire dal marketing interno, da una sorta di “psicoterapia di gruppo” per conoscerci e ri-conoscerci come umbri consapevoli del proprio territorio, potremmo farne uscire un’immagine condivisa unitaria.
Che sia logo, cartello tematico in superstrada, gadget identificativo comune di una sua peculiarità enograstronomica, come quella possibile del vino, dell’olio o delle acque minerali, riproposta da tutti gli operatori del settore, o un format aggregativo in rete che dia notizia di eventi possibilmente non sovrapposti… il punto di contatto è la volontà di proporsi così, e di farlo, sempre meglio.

Ben vengano tavole rotonde autentiche e propositive come questa, per cominciare, per riprendere, per fare il check-point o rimproverarci un po’.

E chiederci, a noi e a voi, dentro e fuori regione: tu come mi vedi?
#permeUmbriaè

Serena Brenci Pallotta

Serena Brenci Pallotta

Una laurea con lode in economia e gestione dei servizi turistici e la vocazione per la comunicazione a 360°: dal marketing territoriale e culturale alle dinamiche internazionali di corporate governance e marketing strategico, disaminate con una permanenza ed una tesi specialistica all'Università svedese di Kristianstad, fino agli approfondimenti in comunicazione digitale al Sole 24 Ore. Gestalt counselor certificata REICO e Storyteller per vocazione.

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