Il teatro più piccolo del mondo.

Freedom racconta il teatro più piccolo del mondo: il gioiello di Monte Castello di Vibio

Il cuore dell’episodio di Freedom – Oltre il confine, andato in onda il 27 luglio 2025, è stato dedicato a un luogo straordinario e unico nel panorama culturale italiano: il Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio. Con i suoi appena 99 posti, è noto come il teatro più piccolo del mondo, inaugurato nel 1808 in pieno spirito rivoluzionario.

La sua costruzione fu ispirata dai valori dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese: fratellanza, cultura condivisa e “concordia tra i popoli”. A dar vita a questo simbolo furono nove famiglie del borgo, che scelsero di realizzare uno spazio teatrale accessibile e rappresentativo di un’idea alta di civiltà.

Dopo un lungo periodo di chiusura, il teatro è oggi tornato a splendere grazie a un accurato restauro, che ne ha restituito la pianta a campana, la grazia degli stucchi neoclassici e l’atmosfera intima e suggestiva.

Le telecamere di Freedom hanno raccontato con grande cura ogni dettaglio: dalla disposizione dei palchi all’eleganza delle decorazioni, dalla sorprendente acustica all’incredibile resa scenica. Il conduttore Roberto Giacobbo ha posto particolare attenzione alla singolarità architettonica del teatro, spiegando come il palcoscenico sia ben 66 volte più piccolo di quello della Scala di Milano e come il numero di posti a sedere registri un rapporto di oltre 200 a 1.

Un elemento di grande interesse, sottolineato nella puntata, è la presenza del plafone a camorcanna – canne intrecciate, intonacate e stuccate – costruito con una forma bombata a campana, che conferisce al teatro un’acustica perfetta: il suono si diffonde con morbidezza e avvolge gli spettatori in una dimensione unica.

Giacobbo ha inoltre ricordato che il Teatro della Concordia è un esempio di teatro goldoniano, rispondente ai canoni dettati da Carlo Goldoni nel XVIII secolo: palchi lignei, boccascena e soffitto a camorcanna.

Un piccolo grande teatro che, ancora oggi, continua a custodire valori universali e a offrire bellezza e cultura in uno dei borghi più affascinanti dell’Umbria.

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